Delta V è uno smartphone molto particolare perché oltre alle sue funzioni tradizionali offre anche un risvolto che non ci si aspetta: è energeticamente autosufficiente e mette la parola fine al problema eterno della batteria che dura sempre troppo poco.
A idealo è Niki Danai Chania che ha unito tre diverse tecnologie per dare la carica al primo smartphone capace di essere indipendente senza interventi esterni, scomodi cavetti e inevitabili dimenticanze di collegarlo prima di uscire.
Delta V si serve dell’energia solare, dell’energia piezoelettrica e della triboelettricità. Non serve un caricatore esterno, non serve un cavo, non serve una presa di emergenza quando il telefono minaccia di spegnersi sul più bello.
Sul retro dello smartphone si trovano degli inserti capaci di convertire in energia per il telefono diversi impulsi. Il telefono è capace di convogliare e trasformarli servendosi delle tre diverse tecnologie citate poco sopra.
Per produrre energia solare basta esporre il telefono al sole, naturalmente, mentre per l’energia piezoelettrica basta picchiettare con le dita sopra la parte corrispondente. Per l’energia triboelettrica vi basterà… strofinare. Ed ecco fatto, telefono carico sempre e ovunque.