Benché si stia tentando di diminuire l’uso di plastica nella nostra vita, è ancora talmente presente che sarà difficile immaginare di liberarsene del tutto, specialmente a breve termine. Perciò l’idea di Reiten Cheng è quanto mai provvidenziale.
Si tratta di una stampante 3D ispirata all’economia circolare. È stata concepita per riciclare le bottiglie in pet direttamente in casa ricavandone filo di plastica da usare come materia prima per la stampante 3D. Di più: la stampante stessa è realizzata a stampa 3D con lo stesso materiale che ricicla.
È una macchina open source che si propone di fornire una minima soluzione all’eccesso di plastica. Non la elimina ma almeno se ne serve per ridare vita a un materiale che troppo spesso finisce disperso nell’ambiente.
Ormai chiunque possieda una stampante 3D può produrre in casa un gran numero di oggetti. Tanto vale riciclare un materiale che tutti abbiamo già in casa anziché destinarlo alle discariche. La stampante è capace di fondere le bottiglie in pet trasformandole in filamenti spessi appena 1,75 millimetri di diametro. Poi si possono usare in qualunque stampante 3D per ricavarne altro.