Non si parla d’altro da giorni ma sono in pochi quelli che effettivamente hanno potuto dargli un’occhiata dal di dentro. Anche se parlar d’occhi non è appropriato visto che Clubhouse è il primo social media che ascolti anziché leggere o guardare.
L’idea è quella di generare contenuti audio parlando in diretta con altre persone interessate all’argomento specifico. Ci si può unire a gruppi esistenti o promuoverne uno, fare due chiacchiere con qualche sconosciuto o magari, se capita, con una celebrità.
Mentre su Instagram e TikTok va in scena il trionfo del visuale, su Clubhouse si prende a prestito una forma di comunicazione più vicina ai podcast. Il nuovo social network, creato nel 2020 da Rohan Seth e Paul Davidson, è approdato solo da poche settimane sui nostri smartphone e già ha riscosso un successo enorme.
In modo simile a Twitch, che però è video, è organizzato in stanze con capacità fino a 5000 persone che trattano diverse tematiche. C’è un moderatore e chi entra può decidere di partecipare attivamente o semplicemente ascoltare. Chiunque può creare una stanza e prendere la parola. Unico limite attuale: per adesso è disponibile solo per iPhone e si accede su invito di qualcuno che è già iscritto.