La ragione del suo nome diventa evidente non appena lo si guardi: il router Piano sembra un pezzo di tastiera preso a prestito direttamente dal pianoforte. Solo che anziché suonare musica ci consente di connetterci alla rete.
Originale nella forma, piacevole da vedere e super performante dal punto di vista tecnologico, il nuovo router conquista sin dal primo sguardo e continua a farlo non appena se ne scoprono le potenzialità. Non solo decorative.
In genere i router sono parecchio brutti da vedere, ammettiamolo, e anche quando hanno un aspetto non troppo sgradevole restano semplici scatole di servizio, senza alcun appeal. La storia finisce quando arriva Piano.
Lo ha immaginato Lee Haupenn che si è ispirato ai tasti del pianoforte per la struttura e gli elementi costruttivi del router. I tasti neri si sollevano per captare al meglio il segnale oppure si ripiegano sul corpo bianco ricreando l’illusione della tastiera. Bello, no? E la tecnologia si fa poesia.