Con le prime timide riaperture dopo la quarantena più stretta potremo ricominciare a condurre una vita quasi normale ma il problema di convivere con il virus almeno per un periodo rimane. Uno dei modi di trasmissione potrebbe essere quello di toccare oggetti infetti. I dispositivi di protezione personale aiuteranno un po’ ma se si provasse a coinvolgere la tecnologia?
È quel che hanno pensato Sum Ming Wong e Kin Pong Li, due studenti di Hong Kong che hanno immaginato maniglie capaci di autosterilizzarsi dopo essere state toccate. Tramite la luce UV, come sui dispositivi di sterilizzazione degli stumenti di lavoro che usano ad esempio i dentisti o gli estetisti.
L’idea era venuta dopo l’epidemia da Sars del 2002 e oggi torna più che mai attuale. Si tratta in fondo di semplici maniglie che si sterilizzano in modo da non accumulare virus e batteri su di esse a ogni tocco. Specialmente nei luoghi pubblici o molto frequentati.
Il tubo centrale è capace di attivare una conversione dell’energia dal movimento della porta che si apre e chiude per accendere i raggi UV necessari a sterilizzare la maniglia stessa. Secondo test di laboratorio distrugge il 99.8% di virus e batteri. Mica male.