In memoria degli iPod che nessuno usa più? Un ammiccamento ai vecchi videogame degli anni Ottanta? Un saluto dal futuro ai walkman (poi discman) che ci hanno fatto compagnia per decenni prima che la musica diventasse intangibile, totalmente digitale? Di tutto un po’: il risultato si chiama iBoy.
Lo ha immaginato Philip Lee ispirandosi ai device per la riproduzione di musica di Apple, certo, ma mettendoci dentro tutti i ricordi di chi ha usufruito della musica su molti supporti diversi prima di arrivare agli Spotify e compagnia di oggi.
iBoy ha la forma di un robottino e puoi anche giocarci visto che ogni elemento si aggancia al corpo principale tramite un sistema di magneti. Così puoi smontarlo e rimontarlo a piacimento dandogli la forma che ti pare, sempre con quel delizioso piglio retro che l’oggettino innegabilmente conserva in ogni sua configurazione.
In questo modo mentre ascolti la musica, ovunque tu sia, puoi lasciarti andare anche a un pizzico di nostalgia e tenere impegnate le mani quasi si trattasse di un momento zen. Ti accompagnerà, piccolo e leggero com’è, sulla scrivania di lavoro o sul comodino, in giardino, mentre fai yoga o… dove ti pare e piace.