Non è stata riconosciuta ufficialmente come patologia ma chiunque viva con lo smartphone sempre in mano sa che a volte c’è qualcosa non quadra, che si rischia spesso l’eccesso. La chiamano sindrome del doppio schermo ed è il bisogno di continuare a utilizzare lo smartphone anche quando siamo impegnati con un altro schermo, ad esempio davanti alla tv oppure al cinema.
Secondo diversi studi molte persone sono abituate a usare lo smartphone mentre guardano la televisione, quando sono al cinema, persino se stanno lavorando al computer. Il risultato è una distrazione continua, certo, ma anche qualcosa di più.
Abbiamo un perenne bisogno di sentirci connessi e di ingozzarci di informazioni anche quando stiamo già fruendo un contenuto visivo su un altro schermo. Per lo più, secondo le statistiche, ci impegniamo sui social o sulle app di messaggistica ma ne approfittiamo anche per consultare il meteo, la posta, le notizie in generale.
Alcuni studi, tra cui il più recente realizzato dallo Stanford Memory Laboratory, hanno dimostrato che suddividere la nostra attenzione su più schermi non solo non migliora le nostre capacità cerebrali – al contrario di quanto si crede pensando al multitasking – ma addirittura peggiora la memoria e la capacità di attenzione.
Che possiamo fare? Darci un taglio: concentrarci su una cosa alla volta, posare il telefono fuori dalla propria portata, disattivare le notifiche, spegnere il pc e la tv, allontanarsi da ogni fonte di distrazione e dedicarsi a qualcosa che non preveda la presenza di uno schermo. In Inghilterra esiste addirittura la settimana internazionale senza schermo che è uno sviluppo della settimana internazionale senza tv lanciata già dal 1994.
Ai nostri smartphone siamo affezionati, non chiedeteci di rinunciarvi. Ma possiamo migliorare effettivamente la nostra qualità della vita accorgendoci di qualche eccesso che si può eliminare senza patire troppe rinunce. Basta un po’ di attenzione. Focalizzata e non frantumata su troppi schermi.