Siamo abituati a usare la luce artificiale senza pensare più di tanto all’impatto ambientale che produciamo, è un’azione automatica accendere la lampada sulla scrivania, sistemarsi vicino alla luce sul divano, lasciare accesa l’abat-jour quando ci addormentiamo.
Dina Lamp è un nuovo progetto a metà via tra design, tecnologia e spirito eco-friendly. Nasce per renderci consapevoli di quanto spesso e senza pensarci utilizziamo la luce artificiale. Per accenderla bisogna inserire una moneta.
Non un interruttore tradizionale, dunque, ma un meccanismo che aziona la luce solo se inseriamo la moneta nell’apposita fessura che fa somigliare il paralume a un salvadanaio. E pensateci, oltre a diventare consapevoli dell’uso della luce artificiale, si mette anche da parte un piccolo gruzzolo. Due piccioni con una fava, come si suol dire.
Così chi utilizza la lampada è costretto a pensarci due volte, specia se non ha una moneta sotto mano. Abbiamo davvero bisogno della luce tutte le volte che la accendiamo in modo automatico, senza rifletterci?
Il sistema nasce per sensibilizzarci sui costi dell’energia, non solo quelli che paghiamo al fornitore per avere la luce nelle nostre case ma proprio quelli che finiscono per avere un impatto sull’ambiente per produrre l’energia elettrica da far arrivare ovunque.
Il mondo si cambia proprio così, a partire da piccoli gesti quotidiani a cui design e tecnologia sempre più spesso cercano di abituarci per modificare il nostro modo di pensare. L’idea è di Moak Studio, firmata da Kelly Durango Cardenas e Mauricio Sanin.