Mercury è un nome molto appropriato per un telefono avveniristico, vero concentrato di tecnologia. L’idea è di JungJun Park che sembra essersi ispirato a Matt Damon e al suo personaggio in The Martian per creare uno smartphone adatto alle condizioni di vita più estreme.
L’aspetto estetico lascerebbe supporre la stessa destinazione e di sicuro di condizioni estreme parliamo se ci riferiamo a mani di ipotetici possessori nelle quali non sopravvivono i normali cellulari moderni, troppo fragili per il loro stile di vita avventuroso.
Il telefono è proposto in due varianti: un modello di base con fotocamera da 17 megapixel e moschettone per assicurare lo smartphone a sé durante gli sport più impervi; un modello avanzato con fotocamera da 25 megapixel e flash integrato, per chi ha in animo spedizioni più ardite. Ci domandiamo se riceva il segnale anche nello spazio, ma solo il Doctor Who saprebbe rispondere.