Ha un nome che unisce la dolcezza delle natura e la tecnologia più all’avanguardia ed è così anche nel concreto: si chiama Nanoleaf Bloom ed è concepita per essere una lampadina a basso consumo e con la massima resa.
Il bulbo è sfaccettato, un microprocessore interno controlla la luce e la sua intensità, si può modulare a piacimento e consuma pochissimo. È un’idea che ci piace moltissimo perché consente di sfruttare tutte le lampadine incluse oppure scegliere di modificare l’intensità luminosa.
È prevista anche una funzione notturna, per adattare la luce al nostro uso del momento senza inutili sprechi. I produttori giurano che durerà ben 27 anni con un uso medio quotidiano di tre ore. Questo sì che è guardare lontano.