Verba volant, scripta manent dice una celebre massima che rivela in tutta la sua verità quanto abbiamo messo alla prova con la tecnologia odierna. Se prima bastava un messaggio su un biglietto o una frase su un diario per lasciare una traccia (quasi) indelebile di ciò che sentivamo e volevamo comunicare, onde poi pentirci qualche volta, adesso il rischio è moltiplicato. Nella vastissima Rete tutto ciò che facciamo lascia una traccia, un ricordo, una prova. Incancellabile. A meno che…

A meno che non vi serviate di Wickr, una nuova app che ci farà sentire come gli agenti 007 di cui abbiamo seguito le avventure al cinema: “questo messaggio si autodistruggerà entro cinque secondi” vi dice niente? È quanto promette l’applicazione che cifra i vostri messaggi e vi mantiene anonimi e poi cancella ogni cosa.

Il tempo lo decidete voi, possono essere pochi secondi o diversi giorni, dopo i quali il messaggio si autodistruggerà senza lasciare traccia di sé e di voi. Comodo quando ci scappa di bocca qualcosa che vorremmo, tornata la lucidità, non aver mai detto. Cancellate le prove e sarà come se non fosse mai esistito. Con buona pace della sincerità.